Maestro Utrecht parla ai bambini, conosce gli alberi, disegna gli uccelli e si muove a piedi di paese in paese. Lascia deboli tracce del suo passaggio, come in filigrana, e anche il suo corpo diventa sempre più esile. Davide Longo è a Utrecht quando si imbatte nella storia di Stefano M***, un italiano trovato morto sotto il ponte dell’autostrada, un mucchietto d’ossa del peso di dieci chili. Nessuno si presenta al suo funerale, ma un poeta del luogo scrive per lui un elogio funebre ricevendo in risposta una mail di ringraziamento anonima, forse da una donna. Ed è da quella mail che Davide Longo parte per tentare di ricostruire la vita di Stefano, che sulla pagina scritta si fonde con quella di Maestro Utrecht fino a diventare specchi del racconto di una vita. Maestro Utrecht ci accompagna in un viaggio alle radici di una storia e della sua scrittura, in cui la ricerca della verità sfuma lentamente nell’accettazione della vita, con le sue deviazioni, le sue incongruenze, i suoi misteri. Questo libro è per chi conserva biglietti di cinema, teatro e concerti in un cassetto, per chi ama viaggiare a piedi e fermarsi nelle piazze ad ascoltare le voci in sottofondo, per chi gioca a pallaspugna sui muri di casa, e per chi crede di aver trovato finalmente il luogo dove vuole restare.
La donna della mansarda
La sparizione di una celebre artista che da anni si negava al mondo, ritirata in clausura all’ultimo piano di uno strano edificio. Un mistero la cui spiegazione è nascosta negli angoli bui di una mente piena di talento, nella storia di una famiglia, di una casa, di un’intera città.
Dal vincitore del Prix du Polar Européen, un nuovo romanzo con protagonisti Bramard e Arcadipane.