Pirulin ha otto anni, pochi soldi e due nonni un poco sordi. Dorme e sogna come un ghiro, resta sempre zitto zitto mentre intorno tutti conversano in una lingua sconosciuta. Ma per parlare alle nuvole e alle lucciole non servono le parole. È facile, si può immaginare un mondo intero, solo per sé: lo scià di Persia sul cuscino, porcospini nel giardino, un ruscello di stagnola e cinque oche tutte in fila. Pirulin, perché sei senza parole? Sei forse triste, forse solo? Io lo so, hai trovato una lingua che gli altri non capiscono, un mondo tutto tuo dove la tua voce non ti serve.
Le nozze di Cana. In note anacolute per bambini semiseri e adulti semistrambi
Gesù qui è messo di fronte a una scelta. Capita a tutti. A metterlo di fronte a questa scelta è sua mamma. Capita spesso. E alla fine lui se la cava con un miracolo. Non capita quasi mai. (Di solito il miracolo lo fa la mamma)