Dieci decimi
Sguardi a ritroso sulla nostra letteratura. Dieci narratori italiani del presente riscoprono e raccontano dieci opere italiane del passato prossimo (e non solo).
Un libro da comodino (direbbero i francesi) o da viaggio, per chi ha voglia di percorrere il Sacro Monte di Varallo, scoprirlo o riscoprirlo, attraverso gli sguardi e le voci di sei scrittori, ora ironiche e ora più drammatiche.
Sguardi a ritroso sulla nostra letteratura. Dieci narratori italiani del presente riscoprono e raccontano dieci opere italiane del passato prossimo (e non solo).
Il Ricco epulone, spavaldo combattente del Male. Accanto a Mazzini, a Galilei sconfitto, a Conrad. La Monaca di Monza, con Penelope e King Kong. Trentatre scrittori italiani incontrano una pattuglia scelta di Guerrieri, Amanti e Supereroi. Alcuni molto, molto inconsueti. Ritornano le “Interviste impossibili”. E il nostro passato, remoto o prossimo, ci viene a cercare. Con la voce sommessa ma implacabile della letteratura, racconta le passioni e i sentimenti di un nuovo mondo possibile.
La lotta fra un uomo e un angelo, in “Un colpo d’ala di Nabokov”. La leggenda di Prometeo secondo Kafka. Un amore che finisce, o si riaccende, sullo sfondo del monte Fuji. E poi sinuosi corpi femminili sulle piste da sci; i ghiacci artici e la scoperta della libertà; le storie di neve, guerra e giovinezza raccontate da Primo Levi e da Rigoni Stern. Dall’ascesa al Monte Ventoso di Petrarca alla scalata di una montagna di vetro nel centro di New York, ventitré racconti sulla solitudine, la sfida, il confronto con l’assoluto. Senza dimenticare la scoperta e la gioia di quando salendo “si crea il mondo”.
“Prima viene il fascino di una terra a riflesso, poi viene il riflesso della letteratura” scrive Giovanni Tesio nella presentazione di questo libro che raccoglie, “in una piccola antologia di voci, le suggestioni che alcuni scrittori torinesi hanno tratto dalla consuetudine o dall’occasione di Orta. Unica eccezione ammessa, la voce di Laura Pariani” ormai diventata, grazie alla residenza ortese, una sorta di nume tutelare del luogo. Un’occasione per trovare insieme gli stili e le trame di Alessandro Defilippi, Gian Luca Favetto, Fabio Geda, Davide Longo, Alessandra Montrucchio, Margherita Oggero, Laura Pariani, Giancarlo Pastore, Sergio Pent, Alessandro Perissinotto ed Enrico Remmert.