NOVITÀ

La vita paga il sabato

Un delitto su cui le alte sfere cercano di mantenere il massimo riserbo.
Un’indagine che si svolge tra i silenzi di un remoto paese di montagna e la chiassosa Roma del cinema, della politica e della corruzione. A legare questi due luoghi tanto diversi, il mistero di una donna che per molti è stata una musa, un sogno, un rimorso.

L’uomo verticale (nuova edizione)

Misteriosi invasori alle porte, le smanie di potere dell’esercito, paura, odio e ferocia che si diffondono. È il crollo del nostro mondo? Un romanzo distopico in cui tutto ci sembra purtroppo sempre piú familiare.

Flora, fauna e altre vite

Un uomo e una donna, Ettore e Agata, che hanno fra loro un legame (capirete quale). Due esistenze in sei mosse, sei età diverse, sei diversi luoghi naturali (lago, fiume, stagno, palude, bosco, area aperta). Sei racconti in tutto.
Sei è un numero semplice. E questa in effetti è una cosa semplice. Come una donna e un uomo.

La montagna pirata

– Ti piacerà la montagna! – dice la mamma – Vedrai!
– Come no! – dice il bambino – Come una cacarella!
Tra le cose che mettono paura nella pancia del
bambino, infatti, oltre ai matti-rapitori di montagna,
ci sono le barbe bianche, la cacarella lontano da ogni
bagno e le nuvole grandi e veloci.

Dieci decimi

Sguardi a ritroso sulla nostra letteratura. Dieci narratori italiani del presente riscoprono e raccontano dieci opere italiane del passato prossimo (e non solo).

Maestro Utrecht

Ci apprestiamo dunque a indagare il mistero dei suoi ultimi dieci anni di vita; pronti ad acuire lo sguardo nelle zone d’ombra così come a far schermo agli occhi in quei rari momenti di luce abbagliante, sufficienti tuttavia a far risplendere un’esistenza che non ci si può astenere dal definire straordinaria.

Di Orta un Po

“Prima viene il fascino di una terra a riflesso, poi viene il riflesso della letteratura” scrive Giovanni Tesio nella presentazione di questo libro che raccoglie, “in una piccola antologia di voci, le suggestioni che alcuni scrittori torinesi hanno tratto dalla consuetudine o dall’occasione di Orta. Unica eccezione ammessa, la voce di Laura Pariani” ormai diventata, grazie alla residenza ortese, una sorta di nume tutelare del luogo. Un’occasione per trovare insieme gli stili e le trame di Alessandro Defilippi, Gian Luca Favetto, Fabio Geda, Davide Longo, Alessandra Montrucchio, Margherita Oggero, Laura Pariani, Giancarlo Pastore, Sergio Pent, Alessandro Perissinotto ed Enrico Remmert.

Ti vengo a cercare. Interviste impossibili

Il Ricco epulone, spavaldo combattente del Male. Accanto a Mazzini, a Galilei sconfitto, a Conrad. La Monaca di Monza, con Penelope e King Kong. Trentatre scrittori italiani incontrano una pattuglia scelta di Guerrieri, Amanti e Supereroi. Alcuni molto, molto inconsueti. Ritornano le “Interviste impossibili”. E il nostro passato, remoto o prossimo, ci viene a cercare. Con la voce sommessa ma implacabile della letteratura, racconta le passioni e i sentimenti di un nuovo mondo possibile.

La passione del racconto

Un libro da comodino (direbbero i francesi) o da viaggio, per chi ha voglia di percorrere il Sacro Monte di Varallo, scoprirlo o riscoprirlo, attraverso gli sguardi e le voci di sei scrittori, ora ironiche e ora più drammatiche.

Deandreide

Quattordici scrittori italiani, diversi tra loro ma che in comune hanno la passione per De André, hanno scritto ognuno un racconto ispirato alle canzoni-narrazioni del grande Faber.

FAQ domande e risposte sulla narrazione

FAQ è l’acronimo di “Frequently Asked Questions” e, nel mondo della rete, sta di solito a indicare un sommario di risposte ai più diffusi rompicapo su un dato argomento. Questo volume raccoglie numerose domande sul tema della narrazione, che sono poi state poste a oltre quaranta professionisti ed esperti, cercando di offrire per ognuna di esse un ventaglio di proposte articolate, pertinenti e non dogmatiche, confrontando voci diverse, autori diversi, punti di vista differenti.

Schema libero

In venti racconti, trentacinque anni di storia del calcio mondiale rivisti con gli occhi di tifosi scrittori.

Scritture giovani

Nato per la valorizzazione dei giovani talenti europei, Scritture Giovani vede impegnati Festivaletteratura e i festival partner in un’opera di scoperta e di promozione della nuova letteratura.

Le bestie giovani

Un orrore che riemerge dal passato. Una strage di cui il commissario Arcadipane cerca invano il motivo, finché non fa i conti con una verità che già avrebbe dovuto conoscere: «Così giocano le bestie giovani, prima di scoprire che i loro artigli non sono fatti per giocare».

Il caso Bramard

Lo ha inseguito per una vita, ma Autunnale è sempre stato un passo davanti a lui. Fino a adesso. Fino all’inizio di questa indagine epica e disperata dove più che mai Bramard avrà bisogno di Vincenzo Arcadipane, l’allievo, l’amico di sempre.

Ballata di un amore italiano

– Smettila, ci guardano tutti!
– E chi se ne importa! Che rosichino. Tu però
stammi sempre vicino.
Lei lo guarda.
– Non potrei fare diversamente.
– Sì che potresti.
– No che non potrei.
– Allora sono contento.
– Allora sono contenta anch’io.

L’uomo verticale

«Poco prima di addormentarsi ebbe l’impressione di intuire per la prima volta la terribilità di quel che stava avvenendo. Un nuovo tempo si apriva, un tempo nudo che prometteva di durare e la cui parola chiave sarebbe stata “senza”, come quella dell’età che l’aveva preceduto era stata “con”.»

Il Signor Mario, Bach e i Settanta

Nel silenzio di una montagna tutta da scoprire, il piccolo Davide si avventura nel primo trekking della sua vita. Ad accompagnarlo una mamma che arriva sempre in ritardo, i ricordi dei nonni e del papà rimasti in città e le incredibili sensazioni suscitate dalle rocce dolomitiche e dai racconti del vecchio alpinista Cesare. Ma la sua curiosità è catturata dalla strana capsula rossa che il signor Mario porta sulle spalle…

Il mangiatore di pietre

“Un universo paesano capace di sentimenti ancestrali e crudeli. Un romanzo di figure che parlano soprattutto con gli sguardi. E di silenzi Il mangiatore di pietre è un noir ruvido e incalzante, scritto nel segno dei grandi autori italiani del secolo appena concluso.
Un romanzo essenziale e grandioso, come le valli e le montagne in cui è ambientato”.

Ermanno Paccagnini, Corriere della Sera

Pirulin senza parole

Il mio nome, il mio nome è Pirulin Senza Parole
ho una bici senza ruote e le tasche sempre vuote
tanti posti dove andare, ma niente scuola e niente strade
solo prati ed erba attorno, e domani? Un altro giorno.

E più non dimandare

Lettera prima
Questa lettera è per te, dolce mia, che ancora non sei,
ma sarai. È una barca di carta che risale il fiume. Serve
a dirti da dove vieni e cos’è quella guerra che il sangue
ti fa nelle vene.

Racconti di montagna

La lotta fra un uomo e un angelo, in “Un colpo d’ala di Nabokov”. La leggenda di Prometeo secondo Kafka. Un amore che finisce, o si riaccende, sullo sfondo del monte Fuji. E poi sinuosi corpi femminili sulle piste da sci; i ghiacci artici e la scoperta della libertà; le storie di neve, guerra e giovinezza raccontate da Primo Levi e da Rigoni Stern. Dall’ascesa al Monte Ventoso di Petrarca alla scalata di una montagna di vetro nel centro di New York, ventitré racconti sulla solitudine, la sfida, il confronto con l’assoluto. Senza dimenticare la scoperta e la gioia di quando salendo “si crea il mondo”.

La vita a un tratto

Qualche tempo fa quelli di Tratto mi chiesero di scrivere un racconto per un libro dove si celebravano i trent’anni di Tratto Pen.
Non so se lo posso fare – dissi io.
Pensaci – dissero loro.
Arrivato a casa mi misi alla scrivania. Nella scatole del tè dove metto le penne c’era un Tratto. Tra le pagine dell’agenda c’era un Tratto. Anche in bagno, per segnare certe idee che mi vengono in certi momenti, c’era un Tratto. Allora telefonai.
Lo posso fare, però vorrei scrivere di uno che da quando ha quattro anni scrive con Tratto biglietti, appunti, temi, lettere che messi in fila raccontano la sua vita fino a quando di anni ne ha trentacinque.
E’ bello – mi dicono loro.
Allora lo faccio.
Fallo – dicono loro.
Allora l’ho fatto.

Un mattino a Irgalem

“Il trentenne Davide Longo ha scritto un libro scabro, essenziale, che ricorda da vicino le pagine di Fenoglio e Pavese. Scritto con piglio sicuro, Un mattino a Irgalem è decisamente una storia del nostro tempo, un buon esempio di romanzo italiano di cui si erano smarrite le tracce”.
Marco Belpoliti, L’Espresso

Una rabbia semplice

Arcadipane dove gli altri crollano ha sempre trovato «terra di conquista», ma ora si sente stanco; la sua intelligenza, tanto umile quanto ostinata, pare essersi assopita. A destarlo dal torpore è un episodio di violenza come ce ne sono molti. Dietro cui, però, si nasconde un male così insensato da spegnere le parole in bocca.